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Direttiva macchine [di-ret-tì-va màc-chi-ne] s.f.

In questo ministo sono stati riassunti alcuni elementi della direttiva macchine o MD (Machinery Directive): un insieme di regole definite dall'unione europea, rivolto ai costruttori di macchine, che si prefiggono di stabilire i requisiti essenziali per la salute e la sicurezza relativi alla progettazione e alla costruzione delle macchine al fine di migliorare la sicurezza dei prodotti immessi sul mercato europeo. La MD si applica a macchine fisse, mobili, trasportabili e di sollevamento/spostamento, anche se alcune macchine restano però escluse dal campo d'applicazione tale direttiva.
Qualsiasi intervento su di una macchina, sia esso mirato alla realizzazione di un nuovo elemento o semplicemente all’effettuazione di modifiche, richiede la formulazione preventiva di un progetto ben preciso.
La progettazione completa di una nuova macchina, se da un lato coinvolge molteplici aspetti, dall’altro offre un buon numero di gradi di libertà nella ricerca di soluzioni più appropriate. Questo non è vero per quanto riguarda interventi di adeguamento o modifiche di macchine esistenti: il progettista, in questi casi, è obbligato a muoversi entro restrizioni più o meno severe. Il compito fondamentale del progettista è quello di mettere in atto tutta una serie di accorgimenti progettuali aventi lo scopo di ridurre il rischio del verificarsi di incidenti durante l’utilizzo della macchina. In qualsiasi caso il progettista deve rispettare, per la messa in sicurezza della macchina, gli adempimenti fissati per legge: in Italia vige una normativa nota col nome di Direttiva Macchine alla quale sono connesse tutta una serie di altre prescrizioni di supporto: queste normative recepiscono e fanno proprie linee guida valide a livello comunitario. Precisamente la Direttiva Macchine (e le norme a supporto) stabilisce i requisiti essenziali ai fini della sicurezza e della tutela della salute che debbono avere le macchine e i dispositivi di sicurezza. La conformità della macchina alla Direttiva è formalizzata dal costruttore, con autodichiarazione o tramite verifica di un ente accreditato e viene espletata sulla macchina stessa mediante l’applicazione della marcatura CE . Precisamente gli obblighi di conformità sono pertinenza di:

- il fabbricante o il suo mandatario (rappresentante);
- chiunque introduca nel mercato europeo la macchina o il componente di sicurezza;
- chiunque assembli macchine, parti di queste o componenti di sicurezza.
Chiunque costruisca , per uso proprio, una macchina o componenti di sicurezza

La progettazione e la realizzazione di una macchina si sviluppano in varie fasi che possono così riassumersi:

1. Ideazione
2. Progettazione di dettaglio
3. Scelta dei componenti
4. Costruzione
5. Assemblaggio
6. Prove e collaudi
Durante le prime due fasi, che rappresentano lo studio della macchina, il progettista deve intraprendere delle azioni che portano a sviluppare idee circa ciò che dovrà essere eseguito durante l’intera vita utile della macchina: per ciascuno di questi accadimenti si dovrà fornire un adeguato supporto progettuale e documentativi. In particolare tutta la documentazione tecnica verrà poi riassunta nel MANUALE D’USO E MANUTENZIONE della macchina che dovrà essere fornito obbligatoriamente a corredo. Elemento fondamentale nella redazione del Manuale è la spiegazione di USO CORRETTO della macchina: l’uso al quale la macchina è destinata rappresenta l’obiettivo iniziale e fondamentale ricercato dal progettista; è in riferimento a quest’uso che il progettista compie tutte le sue scelte ed è discostandosi da questo che possono insorgere problemi e pericoli: ecco perché è compito fondamentale realizzare il manuale in cui l’uso corretto (e di conseguenza quello non corretto) sia ben comprensibile. E’ compito del progettista ipotizzare come un uso non corretto della macchina posso influenzare le operazioni ed essere causa di problemi.
Bisogna ricordare che le caratteristiche dell’utilizzatore umano (che la normativa chiama indistintamente operatore) concorrono molto al verificarsi di alcuni problemi, quindi è necessario sin da subito porre delle chiare limitazioni al compimento di talune operazioni da parte di personale non adeguato: ogni operatore deve conoscere con chiarezza il suo grado di abilitazione all’uso della macchina e deve conoscere in dettaglio ciò che deve e può fare e ciò che invece non è compito suo.


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Copyright: queste dispense sono state scritte dall'Ing. Sergio Rusconi, revisionate e ripubblicate da Davide Dell'Oro. Precedentemente questo materiale era apparso su il portale trafilatura.it. Questo materiale è di uso pubblico; è possibile ripubblicarlo su altri siti solo citando la fonte e mettendo il link al sito www.expometals.net . Il sapere è di tutti. Non si assumono responsabilità in merito alla correttezza del materiale pubblicato.